L’interesse per i nuovi studi
E’ con piacere che ho letto la documentazione sull’interesse che sempre più lottofili dimostrano per i nuovi studi, specificando che per “nuovi” non si intende la novità in sé, ma l’importanza che essi acquistano alla luce delle basi emergenti di carattere scientifico. Solo questo potrà essere il motivo vero di un incremento sempre maggiore di persone che seguono il gioco con maggiore responsabilità e partecipazione e non più ad occhi chiusi, come un tempo accadeva. Per fortuna, oggi quei metodi sono logorati non solo dal tempo ma anche dal superamento di certe concezioni, buone solo per chi tentava di spiegarle.
Quella benedetta parola “terno”
Tutti hanno sentito dire “è come vincere un terno al lotto” quando ci si vuole riferire a qualcosa di bello, di sorprendente o che porta ricchezza. Ma è solo un modo di dire, che vale poco o nulla proprio per il gioco. Ci sono invece quelli che vedendo riportata qualche combinazione ritardata per il sorteggio di tre numeri contemporaneamente sogna di poter conseguire una sostanziosa vincita. Sogno legittimo, ma in realtà difficile. Si, alludo al gioco di nove numeri in cadenza su cui ha dissertato ottimamente uno studioso. Siamo al ritardo di circa 1165 estrazioni per i nove numeri di “cadenza 5” nella ruota Nazionale, e tutto tace. Questo non si chiama giocare.
Sestine simmetriche
Fare passare per sestina simmetrica una formazione come 6 – 85 – 11 – 80- 24 – 67 (solo perché è formata da tre coppie di somma 91) è ridicolo perché chi ideò queste combinazioni scrisse a chiare lettere che le sestine simmetriche alternative dovevano almeno includere due coppie di distanza 45, rispondendo al principio del parallelismo. Peccato che molti vogliono improvvisarsi esperti senza nemmeno comprendere quello che gli altri hanno precisato e stabilito.
Poca differenza
Il mito delle combinazioni in cadenza, decina e figura, che registrano ritardi equivalenti ad un terno di quelle formate da numeri qualsiasi mi sembra tramontato. Il tempo ha dato ragione, in moltissime occasioni a quanti sostenevano che la differenza era minima in quelle circostanze in cui l’assenza s’involava oltre. Andando un po’ indietro nel tempo, si pensi alla terzina 7 – 27 – 87 per ambo a Milano, alle sestine in finali o figura per ambo in una ruota con circa 430 assenze, alla terzina per ambo 63 – 64 – 66 su Genova. Le formazioni “ordinate” furono una soluzione per quel tempo (fine 1800), oggi dicono ben poco o nulla.
Indicazioni di gioco dall’estrazione del lotto di oggi 14/04/2016
Nazionale per ambo e terno 14.15.65.5