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Ambate D.O.C.

Un lettore romano chiedeva il significato della dicitura, sulle nuove schede meccanizzate di sistema, degli ambi a “divisore comune“. Gli ambi a divisore comune non sono altro che gli ambi diametrali, ossia quelle quarantacinque coppie che hanno la particolare caratteristica di essere composte da due numeri che presentano tra loro la distanza di 45 unità. L’ambo 1-46, ad esempio, è un ambo diametrale perché la distanza che separa i due elementi in questione è, appunto, di 45 unità.

Partendo proprio da queste specifiche formazioni numeriche ho ideato una procedura che permetterà di puntare, con una discreta affidabilità, alla sorte dell’ambata. Si tratta di rintracciare, successivamente ad una estrazione, un compartimento che abbia visto sorteggiare un ambo con le caratteristiche sopra elencate. Trovato l’ambo si dovrà necessariamente calcolare il valore in figura di ciascun elemento che forma l’ambo.

I due valori trovati, che saranno sempre in ogni caso uguali, andranno sommati tra di loro. Il nuovo valore trovato andrà sommato al numero corrispondente al giorno dell’estrazione: il numero data. Il risultato che scaturirà da questa nuova addizione rappresenterà la prima ambata, mentre la seconda sarà data dal numero inverso della prima.

Vediamo qualche rappresentazione pratica per entrare nel meccanismo dell’intera procedura.

Il 15 maggio del 1993 si presentava, nella stazione di Milano, l’ambo diametrale 70-25. Le richieste iniziali erano, pertanto, soddisfatte.  La prima operazione da svolgere consisteva nel trovare il valore in figura di ciascun elemento che componeva l’ambo. Siccome abbiamo detto che sono per forza di cose uguali, basterà trovare il valore in figura di uno qualsiasi dei due elementi in esame. Il valore in figura di un numero viene calcolato sommando tra loro le cifre che compongono il numero stesso, sino ad ottenere un numero di una sola unità. Per il numero 70, ad esempio, il valore in figura viene calcolato sommando 7+0=7, dove 7 corrisponde al suo valore. Siccome anche per il 25 il valore in figura è 7, perché 2+5=7, si dovevano sommare tra loro i due valori. [shortcode-variables slug=”tecsmezzoarticolo”]

Da questa somma si ricavava che 7+7=14. Il numero 14 andava aggiunto al numero corrispondente a quella specifica data di estrazione che, nella circostanza, era il 15. Eseguendo l’operazione si otteneva che 14+15=29, dove 29 esprimeva la prima ambata. La seconda ambata era data dal numero inverso del 29 che il numero 22. Rammento che l’inverso di un numero in cadenza 9 è dato dal gemello appartenente alla stessa decina del numero in cadenza 9. Per un numero gemello è vero il contrario.

Mettendo in gioco la previsione ricavata si sarebbe ottenuto lo sfaldamento del 29 al quarto colpo di gioco. Il 22 maggio 1993 usciva l’ambo diametrale 34-79 a Firenze. Il valore in figura dei due elementi era 7 perché sia 3+4=7 e 7+9=16=1+6=7. Sommando tra loro i due valori si otteneva 14. La data di estrazione corrispondeva al numero 22 e, quindi sommando al valore 14 il 22 si aveva che 14+22=36, dove 36 era la prima ambata, mentre il suo inverso, il 63, era la seconda ambata.

Al quarto colpo di gioco si assisteva all’uscita del numero 36.

A questo punto non vi resta che provare personalmente la tecnica e valutare la sua affidabilità.

(Tratto dagli archivi di Lotto Gazzetta)

Indicazioni di gioco dalle estrazioni del lotto di oggi 28/11/2017

Milano e Tutte 22.36.15 per ambo

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