Abbiamo visto in molti altri interventi che molti fattori possono determinare la validità, o meno, di una qualunque procedura di previsione. Più passaggi matematici, o operazioni difficili, non danno luogo, necessariamente, a delle tecniche affidabili.
Ci siamo imbattuti, in diverse occasioni, in tecniche che con un semplice passaggio matematico possono risultare molto affidabili sotto il profilo dell’attendibilità, mentre altre, lunghe e noiose nella loro applicazione, non rispondevano alle nostre aspettative. L’efficacia di una procedura, pertanto, sarà sempre data dalla sua incidenza statistica nelle passate estrazioni. Più prove si conducono e più si è in condizione di giudicarne la validità.
Abbiamo già detto che sino ad oggi non è stato inventato niente che dia, con certezza matematica, la vincita.
Vediamo sempre più fiorire nuove tecniche e nuovi cultori, ma il Lotto è ancora vivo e vegeto e non sembra minimamente risentire di tutti questi assalti. Il massimo a cui possiamo aspirare consiste nell’avvicinarsi a qualcosa che dia, con una buona probabilità, la vincita entro un certo numero di giocate.
Stavolta ho intenzione di presentare un mio lavoro che avevo messo a punto qualche tempo fa e che continua imperterrito dare buoni risultati.
La metodologia si applica esclusivamente nella ruota di Roma e prende in esame il primo ed il quinto estratto.
L’operazione da svolgere è una soltanto e non richiede particolari cognizioni matematiche. Vengono prese in considerazione le due cifre delle decine dei due numeri in osservazione e poi vanno abbinate tra loro. Il numero risultante non sarà altro che la prima ambata da mettere in gioco, mentre il suo numero inverso sarà la seconda ambata.
Dopo alcuni esempi pratici sarete in condizione di proseguire da soli, per cui passo alla loro esposizione.
Il 2 gennaio del 1993 il primo estratto di Roma fu il numero 41 e il quinto il numero 39. La cifra della decina del numero 41 corrisponde al valore 4 e quella del numero 39 al 3. Abbinando questi due valori, cioè il 4 ed il 3 si viene a formare il numero 43. [shortcode-variables slug=”criteo”]
Il numero 43 era la nostra prima ambata, mentre il suo inverso, il 34, era la seconda ambata.
La giocata, dopo una attesa di due estrazioni, dava esito positivo con la sortita del 34.
Nell’estrazione del 9 gennaio 1993 si presentava come primo estratto il 65 e come quinto il 41.
La cifra della decina del 65 corrisponde al 6 e per il 41 al 4. dall’abbinamento di questi due valori si forma il numero 64. La prima ambata. La seconda ambata era data dal suo inverso, cioè dal numero 46.
Al quarto colpo di gioco si proponeva il 46.
Il 16 gennaio veniva sorteggiato come primo estratto il numero 31 e come quinto estratto il numero 29. Le due cifre erano date dai valori 3 e 2 e dal quale abbinamento si otteneva il numero 32 come prima ambata, mentre il suo inverso, il 23, esprimeva la seconda ambata. Il 23 si presentava nel comparto romano dopo una attesa di tre estrazioni.
Come potrete facilmente riscontrare anche da soli, la tecnica si è sempre comportata egregiamente.
(Tratto dagli archivi di Lotto Gazzetta)
Indicazioni di gioco valide dalle estrazioni del lotto di oggi 25/11/2017
Roma ambate e ambo secco 26.68
Per ambo e terno 26.68.62.69