Affrontiamo la vincita a colpo
Nell’illusorio e fantastico modo di pensare di alcuni, è sempre più ricorrente il miraggio che esistano metodi di gioco in grado di far vincere a colpo.
Debbo confessare che da un certo punto di vista ammiro questo modo di pensare, perché sta a significare che queste persone, molto difficilmente, potranno mai essere scalfite dalle asprezze dalla vita e dal continuo manifestarsi di situazioni difficili che giornalmente dobbiamo tutti, chi più chi meno, affrontare.
Questo loro continuo essere ottimisti li porta a credere che ogni estrazione sarà quella giusta per “svoltare”, quindi che sarà quella che gli permetterà di cambiare, una volta per sempre, il loro tenore di vita rendendoli, finalmente, ricchi e spensierati.
L’ottimismo è un sano modo di affrontare la vita, ma quando questo è accompagnato da una buona dose di sprovvedutezza, allora la cosa assume tutta un’altra piega.
Di continuo, ad esempio, ricevo email e messaggi privati che chiedono, dietro compenso, previsioni o metodi di gioco che facciano vincere.
Quello che veramente mi sorprende, e sto nel campo da circa 30 anni, è che in tantissimi possano essere della convinzione che qualcuno possa, veramente, essere in grado di poterli fare vincere, senza nemmeno domandarsi perché gli vengono chiesti 10, 20, 30 euro o più, per le loro previsioni o per i loro metodi.
Se fossero davvero così bravi, gli basterebbe giocare loro stessi le previsioni che vendono, o i loro metodi, ma è un pensiero che non passa per la testa di questi eterni “ottimisti”.
Debbo anche riconoscere che non esiste distinzione sociale, cioè a dire che la pensano allo stesso modo sia l’operaio, sia il grande imprenditore.
E a proposito di imprenditori, mi viene in mente un fatto che mi è accaduto più di vent’anni fa.
Lotto Gazzetta, all’epoca, era un giovane settimanale che usciva regolarmente in edicola, ed io seguivo sia l’aspetto amministrativo che i contatti con il pubblico.
Un giorno mi chiama al telefono un “Tizio”, presentandosi come un grande industriale delle zucchero del nord, e mi dice di avere a disposizione 4 miliardi in nero che vuole investire al lotto, con puntate da 500 milioni di lire a settimana e che mi avrebbe dato immediatamente 100 milioni se gli avessi garantito la sortita del 38 nella ruota di Bari (all’epoca il 38 superò le 150 estrazioni d’assenza).
Certo l’offerta era allettante, ma gli dissi che se avessi avuto quella certezza non sarei certo stato lì, perché ci avrei scommesso dei miei soldi, e così rifiutai.
Il 38 usci dopo due estrazioni, ma quanti trovandosi al mio posto avrebbero agito diversamente?
Ho sempre sostenuto, e lo sostengo oggi più di prima, che non condivido chi lucra vendendo previsioni, perché non si può vendere l’incertezza, tanto meno a discapito di chi ripone in te la fiducia.
Sono d’accordo per la vendita di programmi, e anche per la vendita di metodi in grado di ricavare previsioni, perché in questi casi si vende l’ingegno, purché se non si facciano false promesse e il prezzo sia contenuto al valore di ciò che si offre.
Mi sto accorgendo ora che mi sono dilungato troppo, perciò cercherò di essere breve in merito al discorso di come affrontare la vincita a colpo.
Se vincere a colpo deve significare dare una previsione e questa deve, necessariamente, uscire nell’immediatezza della prossima estrazione, allora dico subito che questo è un qualcosa che non sono capace di fare.
Se, invece, vincere a colpo è riferito ad un tipo di previsione dinamica, cioè che cambia di estrazione in estrazione, per via dell’alternanza stessa che i numeri subiscono, allora ho i mezzi tecnici e la preparazione scientifica per sperare di riuscire nell’impresa.
Esaminando il compartimento di Roma, sotto un aspetto analitico diverso dal solito, precisamente prendendo in esame i soli numeri di L=1, cioè quei numeri che sul tabellone sono rimasti soli dai cinque iniziali perché gli altri quattro già estratti, partendo però non dal numero più ritardato, bensì considerando il secondo, il terzo, il quarto e il quinto in classifica, si scopre che questa disposizione di numeri tarda, per la sorte di ambo, da 292 concorsi.
Si tratta di una situazione dinamica perché si considerano solo i numeri di livello 1, iniziando dal secondo sino a quinto L=1 e, pertanto, non prendendo in esame eventuali L=2 o L=3.
Detto ciò, si assiste a un continuo cambiamento dei numeri che compongono l’eventuale giocata, in quanto se di questi quattro numeri ne viene estratto uno soltanto, il colpo successivo ne entrerà in gioco quello immediatamente successivo sul tabellone.
La situazione attuale è da ritenersi molto interessante, poiché la combinazione da giocare sta coprendo il 95,96% dei casi statistici sino ad ora verificatesi nel corso della storia complessiva delle 11 ruote, dal 1871 ai nostri giorni.
L’indicazione di gioco che segue è valida dall’estrazione del lotto di oggi 18/06/2015, tenendo debitamente conto che, di estrazione in estrazione, andrà osservato il tabellone di Roma e si dovranno selezionare gli L=1 ad iniziare dal secondo sino al quinto.
Roma per ambo 4.16.66.71