Si dice che nei primi del 900’ vivesse nei pressi della chiesa di San Silvestro Papa, un uomo pio che nella zona conoscevano con il nome di Callisto. Orfano sin dalla sua più giovane età, Callisto, nacque nell’entroterra orvietano e fu prima adottato da un pastore della zona, quindi in seguito entrò come aspirante frate nell’ordine dei cappuccini del convento di San Bernardo.
Prima di prendere i voti, però, invaghitosi di una giovane, e resosi conto delle sue vere inclinazioni, lasciò il convento e aiutò, per un paio d’anni, uno dei maniscalchi di Orvieto.
Intrattenne sempre un buon rapporto con i cappuccini di San Bernardo sino a quando non lo mandarono a Ficulle, un piccolo paesino in provincia di Terni, perché gli abitanti di quel luogo avevano deciso di restaurare la chiesa di San Silvestro Papa.
Giunse lì proprio mentre radevano al suolo la vecchia chiesa e tra i suoi incarichi c’era anche quello di aiutare gli operai nella ricostruzione. Si racconta che un giorno, mentre stavano ripulendo una vecchia cantina, e stavano per dare fuoco a delle vecchie cartacce che giacevano lì da tempo, Callisto si oppose vivamente e faticò per tutta la notte, da solo, a raccogliere e catalogare tutti quei fogli che portò via a casa sua.
La chiesa fu terminata da lì a poco e fu intitolata a Mons. Salvatore Fratocchi, Vescovo di Orvieto.
Callisto ricevette l’incarico di svolgervi il compito di sagrestano.
Tale lavoro gli era necessario e nello stesso tempo gli permetteva di avere tempo libero da dedicare a una passione che aveva da poco scoperta.
Si racconta che questa passione gli fosse venuta dallo studio di alcuni di quei fogli che aveva messo da parte e, qualcuno allora a lui vicino, diceva in giro che si trattava di istruzioni su come elaborare i numeri vincenti del lotto.
La fonte che ci ha trasmesso tutta la storia, e dalla quale abbiamo attinto più di una volta, per cercare di capire di cosa effettivamente si trattava, ci ha concesso l’uso di alcune fotocopie con lo scopo di provare a scoprire gli arcani segreti che in quei fogli è nascosto.
Il motivo che ci ha spinto a ricevere l’incarico, è dipeso dal fatto che la nostra fonte dice di avere conoscenza che Callisto, dopo qualche tempo passato nei suoi personali studi di quelle carte, all’improvviso abbia iniziato a condurre una vita agiata.
Una condizione di vita impossibile per le disponibilità di un semplice sagrestano, e questo repentino mutamento, stando alle certezze della nostra fonte, furono dovute proprio a delle vincite al gioco del lotto.
A tal proposito, infatti, chi era vicino a Callisto raccontava che il sabato mattina, di buon’ora, si avviava a dorso d’asino verso Orvieto, portandosi dietro una bisaccia che alla partenza era sempre vuota, mentre al ritorno risultava piena di diversi generi alimentari.
I più informati giuravano che Callisto andava ad Orvieto a fare delle giocate, ma prove certe in proposito non se ne ebbero mai.
Comunque sia, prima si raccontare il seguito di questa affascinante storia, vogliamo proporre delle situazioni di gioco ricavate dai nostri studi effettuati sul materiale gentilmente donatoci dalla nostra fonte.
Senza entrare nel dettaglio dei diversi meccanismi che ci hanno condotto a determinati risultati, e che affronteremo prossimamente in altri interventi sull’argomento, anticipiamo che si tratta di previsioni di gioco “variabili”, cioè di previsioni che di estrazione in estrazione possono variare, dipendenti quindi dagli eventi che il quadro estrazionale ha determinato.
La cinquina proposta è indicata per un gioco d’attesa di 8 colpi sulla ruota di Bari, e punta al risultato dell’ambo o del terno.
Cagliari a iniziare dall’estrazione del lotto del 15/12/2020
Cinquina per ambo e sorti superiori
05.17.27.37.66