Ritorno alle origini
Nasco, non si fa tanto per dire, sistemista totocalcio e “picchettaro”. In altre parole, seguivo il calcio su diversi livelli del gioco d’azzardo, compilando schedine totocalcio sviluppate in sistemi, e il sabato dal mio barbiere, a giocare al picchetto.
Il Lotto è stata una passione venuta molto dopo.
Tornando a noi, il buon vecchio totocalcio mi ha regalato non poche soddisfazioni, ma anche delusioni, una in particolare, che, se capita, racconterò, ma il mio essere “picchettaro” mi ha introdotto nel mondo delle scommesse.
Il totonero
Chi è di Roma, ed è un po’ avanti con gli anni, e frequentava certi ambienti, ricorderà che negli uffici, nei mercati e persino dal mio barbiere, nel corso della settimana veniva distribuito un foglietto, ristampato migliaia di volte, con sopra gli incontri del calcio che si sarebbero tenuti la domenica.
Di fianco alle squadre i valori in percentuale dei segni “1”, “X” e “2”, che stavano ad indicare le possibilità che ciascun segno aveva di verificarsi, secondo chi teneva il banco (parliamo del totonero) e gestito da “imprenditori” senza scrupoli, ammanicati ai piani alti dello sport in questione.
Scommessa multipla
Questi “imprenditori” avevano dei galoppini loro sottoposti, ai quali spettava una percentuale sulle scommesse, ma ne riparleremo se capita, perché la cosa che ora interessa è che, quelle percentuali, stavano ad indicare di quanto moltiplicare la somma scommessa su quel segno di quella squadra giocata.
Giocando più squadre si moltiplicavano tra loro le loro percentuali, e il tipo di giocata diventava una multipla.
Avevo il tempo, durante la settimana, di studiare le squadre e di decidere cosa giocare al picchetto (totonero), la giocata minima, da mio barbiere, era di 10.000 lire, oggi poco meno di 5 euro, ma con valore allora che ci facevi tranquillamente la spesa per uno o due giorni.
Il calcio è più “facile”
Le mie 10.000 lire, dico in tutta sincerità, sono diventate svariate volte 1 milione, perché quella era la somma massima che si poteva vincere giocando 10.000 lire.
Da allora molte cose son cambiate, ora gli imprenditori del settore sono tutte delle società, la maggior parte quotate, dove puoi tranquillamente scommettere, anche un solo euro, e ipoteticamente vincere anche delle somme favolose.
Il gioco da casa
Certo ora, se voglio fare una scommessa, non vado più dal mio barbiere, la buona anima di Ennio, ma posso andare in una sala scommesse, oppure, come adesso, davanti al mio monitor, con il mio account Lottomatica, a giocare 1 euro per poterne vincere, in caso il mio pronostico risultasse esatto, ben 395,36 di euro.
Il Lotto è diventato, per la mia testa, troppo confuso, troppo impalpabile, troppo distante dal poter essere capito e quindi battuto, certo lo seguirò quel che posso, ma scommettere sulle squadre del calcio mi dà la possibilità di poter di più controllare gli eventi.
Differenze sostanziali
Non dico che qui sia tutto rose e fiori, qualche evento potrebbe anche qui essere deciso a tavolino, ma se questo avviene, avviene solo e soltanto nelle squadre che io gioco, e non su una confraternita di 90 numeri.
Certo intervengono altri fattori nel pronostico, e qui se hai una qualche competenza “calcistica”, unita a qualche dose di “sistemista”, la vincita avviene con molta più frequenza.
Ho scelto Lottomatica
Come dicevo ho fatto una giocata su Lottomatica, ma ognuno potrà farla dove meglio crede, anche se, a mio giudizio, dovendo la Lottomatica riconoscere una percentuale allo Stato italiano, in qualche modo contribuisco anche io.
Società straniere di scommesse, non so se riconoscono nulla allo Stato.
La mia giocata, comunque, è solo al momento una dimostrazione di come scommettendo 1 euro, con 5 squadre in pronostico, è possibile vincere quasi 400 euro.
Ritorno alle origini
Allego qui la foto della mia scommessa, valida per le partite che si terranno oggi, 28 settembre 2023, ad iniziare dalle 18:30.
Comunque vada, un saluto a Tutti!!!
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