As… salto a Firenze
Molti giocatori che mettono in atto strategie di gioco fondate su metodologie sommative, o di questo genere, sono portati a credere che una tecnica, per essere ritenuta valida, deve necessariamente fornire sempre il risultato vincente nel periodo in cui è stata testata.
Se da un lato questa convinzione può essere condivisa, da un altro è invece forviante perché, in questo gioco, non è detto che ciò che è già successo torni ad accadere di nuovo, e la dimostrazione è perennemente sotto i nostri occhi.
Se fosse così semplice il Lotto non avrebbe senso di esistere, in quanto tutti potremmo usufruire di una tecnica del genere e vincere a piacimento, e così, purtroppo, siamo costretti a inseguire la vincita rinnovando le nostre strategie e testandone altre di nuove.
Allora quando possiamo definire una metodologia di gioco, basata sulla matematica sommativa o similare, affidabile e valida per essere messa in atto?
E’ una bella domanda e se avessi una risposta certa potrei vantarmi di avere risolto un mistero inseguito, da secoli, da migliaia di studiosi.
Non ho, perciò, una risposta, ma solo delle considerazioni che condivido volentieri.
E’ ovvio e naturale che una qualsiasi tecnica testata sul corto periodo possa dimostrarsi sempre vincente, ma quando, poi, andiamo a verificarla su tutta la storia del Lotto allora sì che iniziano i dolori.
Nessuna tecnica ha mai raggiunto il risultato del 100% vincente se messa in esecuzione dall’inizio del Lotto ad oggi, possiamo, però, studiarne l’andamento come un normale studio statistico e calcolarne la frequenza di vincita, il ritardo e il massimo storico d’attesa.
In questo modo, anche se non perfettamente garantiti dalla certezza di un prossimo esito vincente, possiamo ipotizzare di trovarci in prossimità dell’evento.
In parole povere, in maniera che riesca a farmi capire da tutti, è possibile sapere di ciascuna tecnica da quanto tempo, ad esempio, non si verifica la vincita e qual è stato il massimo periodo d’attesa.
Essendo quasi tutte le tecniche di gioco a carattere ciclico, ovvero si mettono in gioco al verificarsi di specifiche condizioni, possiamo conoscere da quanti cicli (da quante volte si è verificata la condizione idonea) questa non realizza la vincita.
Se dovessimo riscontrare una situazione che si avvicina a un precedente storico, o addirittura a un nuovo storico, è facile ipotizzare che presto si possa assistere allo sfaldamento e, quindi, all’esito vincente sperato.
Ecco, quindi, ora una semplice procedura di gioco del tipo “FAI DA TE”, che rientra nel concetto appena espresso poc’anzi e che potete seguire per i prossimi 6 colpi di gioco.
Queste le caratteristiche
- Si agisce alla terza estrazione di ogni mese
- Di questa estrazione di deve considerare il 1° estratto della ruota di Firenze
- Al 1° estratto di Firenze si dovrà sommare la chiave fissa “19”
- Il numero rintracciato, con il fuori “90” se necessario, rappresenterà l’ambata da giocare con fiducia nei successivi nove colpi
- Per puntare alla vincita dell’ambo secco si dovranno sommare al 1° estratto di Firenze le tre “sotto chiavi”
- Le tre “sotto chiavi” sono: “3”, “17” e “45”
- I tre numeri ricavati andranno abbinati all’ambata per formare tre ambi secchi da giocare per nove colpi
- Per ambo e terno giocare l’intera quartina
La tecnica è abbastanza semplice nella sua esecuzione e non richiede particolari doti matematiche, quindi potete metterla in atto a ogni terza del mese anche da soli.
Al momento ci troviamo in una di quelle circostanze dove la procedura fa attendere l’esito vincente e, proprio per questo motivo, siamo portati a supporre in un suo rapido sfaldamento entro i prossimi sei colpi di gioco.
Questa la previsione ricavata e valida a iniziare dall’estrazione del lotto del 18/04/2015
Firenze ambata 41
Ambi secchi 41.25, 41.39, 41.67
Quartina per ambo e terno 25.39.41.67