Angeli e demoni nel gioco del Lotto
Angeli e demoni nel gioco del Lotto
È inutile girarci intorno: la verità è che vincere in un gioco aleatorio come il Lotto non è per niente facile.
Anche soltanto giocare l’estratto semplice, cioè la classica ambata, si ha soltanto una possibilità su 18 di poter centrare l’obiettivo della vincita.
Possibilità di vincita
Anche ammettendo che, teoricamente, si dovrebbe vincere l’ambata 1 volta su 18, il premio corrisposto di circa 10 volte la posta non è per niente equo, perché per essere equo l’ambata dovrebbe pagare 18 volte la posta.
Le probabilità sono sfavorevoli per un solo numero, figuriamoci per l’ambo, il terno e per non parlare della quaterna e della cinquina.
Il giocatore e il banco
Il giocatore, però, si mette in una competizione continua contro il banco, con la speranza che, prima o poi, riesca a centrare una vincita che gli consenta di sistemarsi economicamente.
È la speranza ricorrente di ogni incallito giocatore quella di portarsi a casa un premio che gli cambi la vita, ma per uno che ci riesce, milioni di altri stanno ancora lì a tentare la sorte in ogni modo.
Sistemi, metodi, analisi statistiche, sogni, insomma ognuno gioca a modo suo, ma la Fortuna non segue nessuna di queste strategie, perché Lei premia a caso e non per meriti acquisiti nel tempo.
Razionalità o magia?
A volte ci chiediamo se al posto di un metodo statistico che ha mantenuto ottimi risultati positivi nel tempo, non sia meglio ingraziarci la Buona Sorte con offerte e proponimenti dal sapore ancestrale che sconfinano in riti magici, o giù di lì.
Parliamoci chiaro il giocatore del Lotto, nella maggior parte dei casi, è superstizioso e si abbandona (non si fa tanto per dire) a rituali scaramantici che possono partire dalla “parti basse”, sino a genuflettersi dinanzi ad un altare a chiedere grazie.
La verità è che vincere è come trovarsi in uno stato di grazia inconsapevole, dove tutte le barriere dell’ignoto sono abbattute di colpo, e quella sensazione di onnipotenza ti pervade e ti fa credere di poter volare alto per sempre.
Quel tipo di stordimento, però, è di breve durata perché le “ali” si intorpidiscono e ti trascinano al suolo senza avere la possibilità di batterle ancora e rialzarsi, a meno che la vincita non dia, per davvero, una svolta significativa all’esistenza.
Il giocatore vive per quei momenti, per quegli attimi, dove la ragione si abbandona pienamente a quell’estasi effimera, che illude e che ti porta a volerla rivivere.
Angeli e demoni nel gioco del Lotto
E per riviverla c’è un solo ed unico modo: continuare a giocare per voler vincere ancora e di più, ma si entra in un vortice dove la razionalità si abbandona al desiderio che, col tempo, si trasforma in un vizio dal quale è difficile distaccarsi.
Il gioco del Lotto è, come dice il nome stesso, un gioco, e come tale deve essere affrontato.
Giocare per divertirsi, prenderlo come un passatempo, va bene, mentre abbandonarsi totalmente ad esso diventa una debolezza che, oltre a corrompere lo spirito, porta alla rovina e alla dissolutezza dell’animo.
Certo è bella la passione di stare lì incollati davanti ad un monitor alle 8 di sera, piccolo o grande che sia, per tre volte alla settimana, ed aspettare che escano i tuoi numeri.
Portarsi però dietro quella passione tutto il santo giorno è deleterio, e costringe chi la vive ad immergersi in una realtà fatta di sogni, speranze e illusioni, che allontanano l’individuo dai veri valori della vita.
Giochiamo si, ma con la dovuta moderazione, senza farsi prendere da un vacuo entusiasmo che facilmente si può trasformare in disperazione.
E noi giochiamo…
Bari ambata 7
Per tutte le sorti 7.1.90.4.49.84
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