San Pietro Fourier il Santo del giorno per il 9 dicembre
Il Santo del Giorno si propone di essere una rassegna quotidiana sulla storia dei Santi, contenuti all’interno del Calendario Vaticano e custoditi nella memoria della Chiesa.
Narrazioni di maestri di vita cristiana di tutti i periodi storici che, come fari luminosi, illuminano e orientano il nostro cammino.
Vite da emulare, da capire e da fare proprie, per cercare di raggiungere quegli obiettivi cristiani con cui il catechismo ci ha indottrinato.
Si è portati, leggendo, a riflettere su quei comportamenti che comunemente, nella vita di tutti i giorni, abbiamo e a cui non facciamo caso, ma che altri vedono anche a nostra insaputa.
Tramite alcuni software di numerologia, per ciascuno dei Santi di cui giornalmente è raccontata la vita, sono calcolati dei numeri da utilizzare come meglio riterrete opportuno.
San Pietro Fourier il Santo del giorno per il 9 dicembre
Questo sacerdote di Dio gli fu consacrato prima e alla sua nascita dai suoi pii genitori, che destinarono il loro figlio maggiore per gli altari. La sua attitudine allo studio, la sua alta statura e bellezza hanno aggiunto i doni della natura a quelli della grazia. Il giovane è stato notato in particolare per la sua devozione alla Madre di Dio e la sua grande modestia.
Fu una sorpresa per tutti quando scelse di consacrarsi a Dio in un Ordine religioso che a quel tempo era degenerato dal suo fervore originario, quello dei Canonici di Sant’Agostino. Fece domanda per entrare nell’Abbazia di Chaumouzey, fondata nel 1094, situata a poca distanza dal suo villaggio natale di Mirecourt in Lorena. Lì emise i tradizionali voti di povertà, castità e obbedienza nel 1587 e fu ordinato sacerdote nel febbraio del 1589.
Prima di dire la sua prima messa ha trascorso diversi mesi di ritiro negli esercizi di preghiera, penitenza e lacrime. Fu poi mandato a completare gli studi teologici all’università di Pont-au-Mousson, sempre in Lorena. Là padre Jean Fourier, un parente che era rettore di quell’università, lo dirigeva mirabilmente.
I suoi progressi nelle virtù e nelle scienze sacre lo ponevano in alto nell’opinione del Cardinale di Lorena e Vescovo di Metz, che desiderava averlo nella sua diocesi; gli offrì una parrocchia dove i suoi talenti gli avrebbero portato progresso. Ma il giovane prete, volendo sfuggire a tutti gli onori, rifiutò di tornare alla sua abbazia.
Là l’inferno istigò contro di lui una persecuzione; era il peso di scherno, minacce e intrighi, e fu fatto uno sforzo per avvelenarlo, che non riuscì. Per due anni visse in mezzo alle contraddizioni senza lamentarsi in alcun modo con il suo abate, che sembrava ignaro di quanto stava accadendo; crebbe in pazienza e gentilezza verso i suoi persecutori.
Alla fine gli fu offerta di nuovo una scelta di tre parrocchie, due delle quali avrebbero fornito opportunità di avanzamento, mentre la terza si trovava in un villaggio considerato incorreggibile e arretrato. È stato l’ultimo che ha scelto. Le persone erano prospere ma più che indifferenti alla religione. I Sacramenti furono trascurati e le feste profanate; gli altari erano spogli e la chiesa era deserta quando arrivò.
Iniziò visitando le famiglie e radunando due o tre di loro per parlare loro delle verità della fede. Non andava ai banchetti che seguivano funerali e matrimoni, se non per offrire la preghiera di benedizione o fare una breve esortazione. Non accettava una governante, anche quando la sua stessa matrigna si offrì di aiutarlo.
Pregava per la maggior parte di ogni notte e non si rifiutava mai di andare dove era chiamato, in qualsiasi momento o in qualsiasi stagione. Aveva così poco bisogno per se stesso da poter dare l’elemosina e l’assistenza ai poveri.
Ha pregato davanti a Gesù sull’altare: Tu sei il principale parroco, io sono solo il tuo vicario. E permettimi di dirti, con tutta l’umiltà del mio cuore, che hai l’obbligo di far riuscire ciò che io non posso.
Desiderava porre rimedio ai mali dei tempi formando i figli alla virtù; e la Provvidenza gli portò presto parecchie giovani donne che si offrirono per l’istruzione delle fanciulle. Nel giro di pochi anni, nella regione furono fondate sei scuole e, prima della sua morte, una quarantina. La beata Alice LeClerc è stata la prima suora e prima superiora delle Canonesse di Notre Dame, dedita all’educazione delle giovani donne.
A tal fine San Pietro fu obbligato ad affidare per un po’ la sua parrocchia al suo vicario, per viaggiare e ottenere le varie autorizzazioni e l’assistenza necessarie; ma era opera di Dio e tutti gli sforzi hanno avuto successo.
La sua stessa parrocchia si stava gradualmente trasformando in un modello, ei sacerdoti vennero a visitarla. Uno di loro riferì al suo vescovo le meraviglie della devozione che aveva visto a Mattaincourt, e disse che aveva chiesto al parroco dove aveva studiato; San Pietro aveva risposto che aveva studiato in quarta, corrispondente in America a circa la nona.
Stupito, il visitatore lo fu ancora di più quando seppe che quel modesto prete aveva certamente studiato nella quarta, come aveva detto, ma per orrore per vanagloria aveva voluto dissimulare i suoi anni di studi superiori.
I vescovi gli chiedevano di visitare le loro parrocchie per predicare missioni dove necessario; il santo sacerdote obbedì, tra le sue crescenti lacrime e penitenze, percependo i vizi e l’ignoranza delle popolazioni. Era anche preoccupato di ristabilire la disciplina e il fervore del proprio Ordine, uno sforzo che era fallito più volte.
Ma nel 1621 il vescovo di Toul, monsignor de Porcelets, affidò questo lavoro a padre Fourier. Fu trovata una casa per iniziare la Riforma, l’antica abbazia vacante di San Remi, e vi furono inviati sei eccellenti sudditi sotto la sua direzione. In quattro anni, otto case dell’Ordine avevano adottato la Riforma. È stato nominato un Superiore generale; Padre Fourier poté per un po’ evitare quell’ufficio, ma alla morte del buon Superiore fu obbligato ad accettarne le funzioni.
Attaccato dal diavolo, la sua influenza distorta dalle calunnie, L’unica risposta di San Pietro fu quella di diffondere ovunque la devozione all’Immacolata Concezione della Beata Vergine. Più di due secoli prima della Medaglia Miracolosa del 1830 e della proclamazione del dogma nel 1854, provvide alla distribuzione di grandi quantità di una medaglia coniata, sulla quale erano incise le parole: Maria è stata concepita senza peccato.
San Pietro Fourier morì in esilio a causa delle difficoltà e dei problemi politici del 1630; trovò rifugio in una provincia che a quel tempo era sotto la corona spagnola, e lì morì nel 1640. I suoi figli spirituali, le sue figlie spirituali, la brava gente di Gray in Borgogna, che lo aveva accolto e che aveva servito mirabilmente durante un’epidemia di pestilenza, tutti volevano l’onore di possedere le sue spoglie mortali.
Ma così ha fatto anche la parrocchia di Mattaincourt. All’Ordine riformato di Sant’Agostino questo privilegio fu concesso ufficialmente, ma le pie donne di Mattaincourt, bloccando la porta della chiesa, non permisero ai Canonici di riprendere il loro viaggio con la bara, dopo essersi fermati per un giorno nella sua ex parrocchia così. Il suo cuore era già stato lasciato alla parrocchia di Gray. I miracoli sono abbondati presso la sua tomba, come hanno fatto durante la sua vita, dalle sue preghiere. Fu canonizzato da Papa Leone XIII nel 1897.
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