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 San Giovanni della Croce il Santo del giorno per il 24 novembre 

Il Santo del Giorno si propone di essere una rassegna quotidiana sulla storia dei Santi, contenuti all’interno del Calendario Vaticano e custoditi nella memoria della Chiesa.

Narrazioni di maestri di vita cristiana di tutti i periodi storici che, come fari luminosi, illuminano e orientano il nostro cammino.

Vite da emulare, da capire e da fare proprie, per cercare di raggiungere quegli obiettivi cristiani con cui il catechismo ci ha indottrinato.

Si è portati, leggendo, a riflettere su quei comportamenti che comunemente, nella vita di tutti i giorni, abbiamo e a cui non facciamo caso, ma che altri vedono anche a nostra insaputa.

Tramite alcuni software di numerologia, per ciascuno dei Santi di  cui giornalmente è raccontata la vita, sono calcolati dei numeri da utilizzare come meglio riterrete opportuno.

                                  

 San Giovanni della Croce Santo del giorno per il 24 novembre 

San Giovanni della Croce

San Giovanni della Croce è nato vicino ad Avila in Spagna. Da bambino, un giorno giocava vicino a uno stagno. Scivolò nelle profondità dell’acqua, ma risalì illeso e non affondò di nuovo. Una donna alta e bella venne ad offrirgli la mano. No, disse il bambino, sei troppo bella; la mia mano sporcherà la tua. Poi un anziano signore apparve sulla riva e tese il suo bastone al bambino per portarlo a riva. 

Questi due erano Maria e Giuseppe. Un’altra volta cadde in un pozzo, e ci si aspettava che sarebbe stato recuperato senza vita. Ma lui era seduto e aspettava pacificamente. Una bella signora, disse, mi prese nel suo mantello e mi riparò. Così Giovanni è cresciuto sotto lo sguardo di Maria.

Un giorno stava pregando Nostro Signore che gli facesse conoscere la sua vocazione, e una voce interiore gli disse: Entrerai in un Ordine religioso, di cui ripristinerai il fervore primitivo. Aveva ventun anni quando entrò nel Carmelo e, sebbene nascondesse le sue opere eccezionali, offuscò tutti i suoi fratelli. Abitava in un angolo oscuro la cui finestra si apriva sulla cappella, di fronte al Santissimo Sacramento. 

Portava intorno alla vita una catena di ferro piena di punte aguzze, e sopra una stretta veste fatta di canne unite da grossi nodi. Le sue discipline erano così crudeli che il suo sangue scorreva in abbondanza. Il sacerdozio ha solo raddoppiato il suo desiderio di perfezione. Pensò di andare a seppellire la sua esistenza nella solitudine certosina, quando santa Teresa, che Dio illuminò sui suoi meriti,

Giovanni si ritirò da solo in una dimora povera e inadeguata e iniziò un nuovo tipo di vita, conforme alle primitive Regole dell’Ordine del Carmelo. Poco dopo due compagni vennero a raggiungerlo; la riforma è stata fondata. Non fu senza tempeste che si sviluppò, perché l’inferno sembrava infuriare e lottare contro di esso, e se il popolo venerava Giovanni come un santo, doveva accettare, da coloro che avrebbero dovuto assecondarlo, incredibili persecuzioni, insulti, anche la prigione. 

Quando Nostro Signore gli disse che era contento di lui e gli chiese quale ricompensa desiderava, l’umile religioso rispose: Soffrire ed essere disprezzato per Te.La sua riforma, seppur approvata dal Generale dell’Ordine, fu respinta dai frati anziani, che condannarono il Santo come latitante e apostata e lo gettarono in prigione, da cui scampò, dopo nove mesi di sofferenza, solo con l’aiuto del Cielo ea rischio della sua vita. 

Si è rifugiato per un po’ dalle suore carmelitane, dicendo che la sua esperienza in prigione era stata per lui una grazia straordinaria. Ancora due volte, prima di morire, fu vergognosamente perseguitato dai suoi fratelli e pubblicamente disonorato.

Quando si ammalava, gli veniva offerta la scelta dei monasteri in cui andare; scelse quello governato da un religioso che una volta aveva rimproverato e che non avrebbe mai potuto perdonarlo. In effetti, è stato lasciato incustodito per la maggior parte del tempo, durante la sua ultima malattia. 

Ma alla sua morte la stanza si riempì di una luce meravigliosa, e il suo infelice Priore riconobbe il suo errore e che aveva maltrattato un Santo. Dopo una prima riesumazione delle sue spoglie, furono ritrovate intatte; ne seguirono molti altri, l’ultimo nel 1955. Si scoprì che il corpo era a quel tempo completamente umido e ancora flessibile.

San Giovanni ha scritto libri spirituali di sublime elevazione. Un libro stampato nel 1923 e divenuto ormai famoso, scritto da un teologo domenicano * , giustamente attribuito a san Giovanni ea san Tommaso d’Aquino, cui seguirono il santo carmelitano, fondamenti indiscutibili di una esatta teologia ascetica e mistica. Fu proclamato Dottore della Chiesa nel 1926 da Papa Pio XI.

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