San Clemente I di Roma Santo del giorno per il 23 novembre
Il Santo del Giorno si propone di essere una rassegna quotidiana sulla storia dei Santi, contenuti all’interno del Calendario Vaticano e custoditi nella memoria della Chiesa.
Narrazioni di maestri di vita cristiana di tutti i periodi storici che, come fari luminosi, illuminano e orientano il nostro cammino.
Vite da emulare, da capire e da fare proprie, per cercare di raggiungere quegli obiettivi cristiani con cui il catechismo ci ha indottrinato.
Si è portati, leggendo, a riflettere su quei comportamenti che comunemente, nella vita di tutti i giorni, abbiamo e a cui non facciamo caso, ma che altri vedono anche a nostra insaputa.
Tramite alcuni software di numerologia, per ciascuno dei Santi di cui giornalmente è raccontata la vita, sono calcolati dei numeri da utilizzare come meglio riterrete opportuno.
San Clemente I di Roma Santo del giorno per il 23 novembre
San Clemente è un romano di nobili origini, figlio del senatore Faustinian. San Paolo parla di lui nella sua Lettera ai Filippesi , capitolo 4, assicurando che Clemente aveva lavorato con lui nel ministero del Vangelo e che il suo nome era scritto nel Libro della Vita. In seguito San Clemente fu consacrato vescovo dallo stesso San Pietro.
Succedette nell’ufficio supremo a San Lino, immediato successore di San Pietro, e il Liber Pontificalis dice che regnò nove anni, due mesi e dieci giorni, dal 67 al 76, … fino al regno di Vespasiano e Tito.
Fu, possiamo dire, con le parole degli Apostoli che risuonavano ancora nelle sue orecchie che iniziò a governare la Chiesa di Dio; era tra i primi, come tra i più illustri, nella lunga fila di coloro che hanno ricoperto il posto e il potere di Pietro.
Vivendo nello stesso tempo e nella stessa città con Domiziano, persecutore della Chiesa, e dovendo affrontare non solo nemici esterni ma anche scisma e ribellione dall’interno, i suoi giorni non furono tranquilli.
La Chiesa di Corinto era lacerata da lotte intestine, ei suoi membri stavano sfidando l’autorità del loro clero. Fu allora che San Clemente intervenne nella pienezza della sua autorità apostolica, e inviò la sua famosa Lettera ai Corinzi. Ha ricordato loro i doveri della carità, e soprattutto della sottomissione al clero. Non ha parlato invano; la pace e l’ordine furono ripristinati.
San Clemente aveva compiuto la sua opera sulla terra e poco dopo aveva suggellato con il suo sangue la fede che aveva appreso da Pietro e insegnato alle nazioni.
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