San Claudio, Lupercio e Vittorico Santo del giorno per il 30 ottobre
Il Santo del Giorno si propone di essere una rassegna quotidiana sulla storia dei Santi, contenuti all’interno del Calendario Vaticano e custoditi nella memoria della Chiesa.
Narrazioni di maestri di vita cristiana di tutti i periodi storici che, come fari luminosi, illuminano e orientano il nostro cammino.
Vite da emulare, da capire e da fare proprie, per cercare di raggiungere quegli obiettivi cristiani con cui il catechismo ci ha indottrinato.
Si è portati, leggendo, a riflettere su quei comportamenti che comunemente, nella vita di tutti i giorni, abbiamo e a cui non facciamo caso, ma che altri vedono anche a nostra insaputa.
Tramite alcuni software di numerologia, per ciascuno dei Santi di cui giornalmente è raccontata la vita, sono calcolati dei numeri da utilizzare come meglio riterrete opportuno.
San Claudio, Lupercio e Vittorico Santo del giorno per il 30 ottobre
Come il loro padre, non avevano paura di difendere Cristo.
I tre santi erano fratelli, figli di San Marcello. Come il loro padre, non avevano paura di difendere Cristo davanti ai giudici. Anche come lui furono massacrati per aver annunciato il Vangelo
Il 29 ottobre la Chiesa celebra la memoria di San Marcello, che si diceva fosse sposato con Nona e avesse dodici figli. Abbiamo ricordato la storia di Marcelo, assicurando che “San Marcello non è ricordato per essere un padre premuroso di famiglia ma per la sua fedeltà a Cristo”.
Certamente la sua retrocessione militare nella lealtà a Cristo ha avuto più peso nella storia dei compiti che ha svolto come padre. Nonostante ciò, e tenendo conto dei santi che si celebrano oggi, si capisce che San Marcello non solo si preoccupava della loro fedeltà a Cristo, ma insegnava anche ai suoi figli a seguire Dio da vicino: perché il 30 Ottobre, si festeggiano San Claudio, San Lupercio e San Vittorico, figli di San Marcello. Si sa che furono processati anche, questa volta da Diogeniano. Alcuni fanno notare che Diogeniano fu il successore di Fortunato,
Diogeniano mandò a chiamare i tre fratelli per professare la fede di Cristo e per diffonderla tra i loro contemporanei. Il giudice ha chiesto loro come hanno osato resistere all’Impero Romano quando i suoi fedeli sono moltitudini. I tre santi fratelli risposero: “Poiché non avete notizie di un’altra moltitudine più grande di angeli che contraddicono l’infedeltà e l’idolatria dei romani, vi sembra che solo noi tre siamo quelli che contraddicono”.
Claudio, Lupercio e Victorico hanno anche assicurato di aver riposto la loro fiducia in “Gesù Cristo, nostro Signore”. Diogeniano non capiva nessuna delle parole che uscivano dalle bocche dei santi e li prendeva in giro dicendo: «Mi sembra che la vittoria di voi cristiani sia bugiarda e basata sui tormenti della sofferenza. Ma sebbene questo sia un trionfo molto vile, lo prenderai da me in modo da non servire da esempio agli altri con le tue falsità.
Nonostante le accuse di Diogeniano, assicurando che non avrebbe fatto soffrire loro tormenti in modo che non fossero un esempio degli altri, non poté più sopportare le sue parole e finì per condannarli a morire decapitati, come suo padre. La sentenza è stata eseguita immediatamente. I loro corpi rimangono per sempre nel monastero di San Claudio de León, le loro anime già godono in Cielo, anche per sempre, della presenza reale di Dio.
I numeri di oggi sono:
Palermo e Tutte, al Millionday e al 10eLotto ogni 5 minuti
25.3.31.14.73