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San Maurizio Santo del Giorno del 22 settembre: I suoi numeri al LOTTO

San Maurizio Santo del Giorno del 22 settembre

Il Santo del Giorno si propone di essere una rassegna quotidiana sulla storia dei Santi, contenuti all’interno del Calendario Vaticano e custoditi nella memoria della Chiesa.

Narrazioni di maestri di vita cristiana di tutti i periodi storici che, come fari luminosi, illuminano e orientano il nostro cammino.

San Maurizio e la legione tebana
La legione romana dei cristiani, chiamata Legione Tebana, sotto la presidenza del loro generale, Maurizio, contava più di seimila uomini. Hanno marciato dall’oriente nella Gallia, che era in rivolta. Erano accampati vicino al Lago di Ginevra, quando ricevettero l’ordine di unirsi agli altri in un solenne sacrificio agli dei. 
Si ritirarono un po ‘più lontano, in un luogo oggi chiamato San Maurizio d’Augaune, per astenersi, ma gli fu detto di tornare e unirsi alla festa con gli altri. Si sono trovati nella triste necessità di disobbedire al comando. 
Non era un atto di crimine per questi coraggiosi soldati, che avevano già combattuto molte battaglie, ma di eroica lealtà. Tuttavia, il principe barbaro diede l’ordine di decimare la Legione. Sembrerebbe che i messaggeri dell’imperatore avessero temuto una resistenza forzata,

I nomi dei soldati venivano scritti su carte e posti nei berretti dei centurioni, poiché 600 erano destinati a perire come esempi. Questi hanno abbracciato i loro compagni, che li hanno incoraggiati e persino invidiato il loro destino. 

La pianura presto scorreva con il sangue dei martiri. I sopravvissuti si ostinarono a dichiararsi cristiani e il massacro ricominciò; il sangue di altri 600 arrossò le acque del Rodano. 

Tutti gli altri perseverarono nella loro fede e San Maurizio inviò al tiranno una lettera ammirevole, dicendo: Imperatore, noi siamo i vostri soldati; siamo pronti a combattere i nemici dell’impero, ma siamo anche cristiani, e dobbiamo fedeltà al vero Dio. 

Non siamo ribelli, ma preferiamo morire, innocenti, piuttosto che vivere, colpevoli. L’imperatore, vedendosi sconfitto, ordinò che fossero massacrati tutti. All’inizio del massacro,

Riflessione: grazie a Dio per ogni insulto o insulto che devi sopportare. Un infortunio sopportato dalla mitezza e dal silenzio è una vera vittoria. È la prova che siamo buoni soldati di Gesù Cristo, discepoli di quella sapienza celeste che è allo stesso tempo pura e pacifica.

I numeri di oggi sono:

Genova e Tutte, al Millionday e al 10eLotto ogni 5 minuti

22.36.54.1.74

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