I numeri al LOTTO del Santo del Giorno: 27 giugno
Il Santo del Giorno si propone di essere una rassegna quotidiana sulla storia dei Santi, contenuti all’interno del Calendario Vaticano e custoditi nella memoria della Chiesa.
Narrazioni di maestri di vita cristiana di tutti i periodi storici che, come fari luminosi, illuminano e orientano il nostro cammino.
Il Santo del giorno
27 Giugno
Nome: CIRILLO
S. CIRILLO d’ALESSANDRIA
Vescovo e Dottore della Chiesa (370-444)
Uomo impetuoso, assai dotto in teologia e dotato di grande abilità in ogni questione, il monaco Cirillo, a 42 anni nel 412 succedette allo zio Teofilo come Patriarca (Arcivescovo) sulla cattedra di Alessandria d’Egitto.
Si trovò subito a vivere in un momento difficile. Nestorio, Patriarca di Costantinopoli, intelligente e astuto, contestava il titolo di “Madre di Dio” (“Theotókos”) con cui è venerata la Madonna.
“Tuttalpiù, la potremmo venerare come Madre di Cristo”. Con ciò intendeva dire che Maria è Madre dell’uomo Gesù, non del Figlio di Dio.
Dimenticava o negava che Gesù, pur nelle due nature, l’umana e la divina, sussiste nell’unità di una sola persona, per cui ben a ragione si può affermare che Maria è Madre di Dio, come da sempre insegna la Chiesa.
Forte della Verità, Cirillo insorse contro Nestorio: ne venne un’aspra contesa in cui si intromise anche l’imperatore di Costantinopoli, minacciandogli prima l’esilio poi imprigionandolo per alcuni mesi.
Ma Cirillo non si lasciò intimorire: “Noi per la fede in Cristo siamo disposti a subire le catene, gli incomodi della vita e la morte”.
Nestorio, a corto di argomenti, gli aizzò contro i suoi seguaci che lo coprirono di insulti affibbiandogli per disprezzo l’appellativo di “faraone”. Cirillo si rivolse al Papa Celestino I a Roma, chiedendogli di intervenire.
Il Papa affidò al Concilio la difesa della verità dell’incarnazione del Figlio di Dio, fatto uomo, ’Uomo-Dio, e della divina maternità di Maria. Al Concilio, intanto, era stato convocato a Efeso (431) e dal Concilio Nestorio uscì sconfitto, confutato da Cirillo nelle sue posizioni ereticali.
Ai legati inviati dal Papa, non restò che sanzionare con grande gioia i decreti del Concilio secondo l’autentica dottrina cattolica.
Il Concilio di Efeso finì con un’imponente fiaccolata voluta dal popolo in onore di Maria, alla quale Cirillo dedicò i più belli dei suoi sermoni. Di lui ci restano 156 omelie e le Lettere pastorali. Papa Leone XIII, nel 1882, lo proclamò Dottore della Chiesa e ne estese il culto alla Chiesa universale.
I numeri di oggi sono:
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