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Il Santo del Giorno: 29 novembre

Il Santo del Giorno si propone di essere una rassegna quotidiana sulla storia dei Santi, contenuti all’interno del Calendario Vaticano e custoditi nella memoria della Chiesa.

Narrazioni di maestri di vita cristiana di tutti i periodi storici che, come fari luminosi, illuminano e orientano il nostro cammino.

Il Santo del giorno

29 Novembre

Nome: SATURNINO

S. SATURNINO
Vescovo e Martire (sec. III)

La vita di Saturnino tocca indirettamente, quasi tutti i problemi circa le origini della Chiesa gallica. La Passio Saturnini costituisce il più prezioso documento letterario per la conoscenza dell’antica Chiesa della Gallia; è stata scritta tra il 420 e il 430 al più tardi. Saturnino venne a Tolosa nell’anno 250.

In quel tempo esistevano in Gallia pochissime comunità cristiane, composte da scarso numero di membri, mentre nei templi pagani continuava ad elevarsi il fumo dei sacrifici (un decreto imperiale del 250 ingiungeva ai cristiani di sacrificare gli idoli).

Un testo, redatto un’ottantina d’anni più tardi ad Arles e probabilmente da S. Cesario, aggiunge dei dettagli immaginari: Saturnino viene fatto diventare discepoli degli apostoli. Messa dunque da parte questa apostolicità leggendaria, Saturnino rimane pur sempre il primo vescovo Gallo menzionato dai testi dopo S. Ireneo.

L’autore della Passio Saturnini nel sec. V dichiara che la fede si è sparsa lentamente e con ritardo nella Gallia. Non sappiamo nulla su Saturnino prima del suo episcopato a Tolosa. Il nome stesso è africano. Saturnino non appare come uno dei martiri della persecuzione di Decio ma piuttosto come la vittima di una rivolta popolare.

Ecco come l’autore della passio narra la morte di Saturnino. Arrivato da poco a Tolosa, si era messo a predicare e la sua fede e il suo coraggio fecero sì che gli oracoli delle false divinità cessassero in tutta la città.

La folla s’impadronì allora del vescovo e gli ordinò di sacrificare un toro sull’altare degli dei, ma egli rispose che non doveva nulla a demoni che lo temono. La folla infuriata lo legò al collo del toro che scese a precipizio dal Campidoglio trascinando il vecchio che morì per le ferite riportate.

Il corpo, abbandonato sulla strada, fu raccolto da due sante donne che lo seppellirono in una “fossa molto profonda”. Un secolo dopo, S. Ilario fece costruire sopra quella tomba una cappella in legno, perché fosse un luogo di preghiera.

Nel VI secolo, ritrovata la tomba, fu edificata la chiesa Notre-Dame du Taur. Saturnino è uno dei santi della Gallia più popolare in Spagna e in Francia e il suo culto, nel Medioevo, fu legato a quello delle grandi vie di pellegrinaggio e delle corride.

 

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