Santa Teresa di Gesù Bambino

Santo del giorno per il 3 ottobre

La storia di Santa Teresa di Gesù Bambino

Pochi santi hanno suscitato così tanta ammirazione ed entusiasmo subito dopo la loro morte; pochi hanno acquisito una popolarità più sorprendente ovunque sulla terra; pochi sono stati così rapidamente elevati agli altari come lo era questo santo giovane carmelitano. 

Maria Francesca Teresa Martin, conosciuta come il piccolo fiore di Gesù, è nato il 2 gennaio 1873 ad Alençon, in Normandia, in Francia, da genitori molto cristiani. I Martins, che persero quattro dei loro piccoli nella prima infanzia o nell’infanzia, considerarono i loro figli come doni dal cielo e li offrirono a Dio prima della loro nascita. 

Teresa fu l’ultimo fiore di questa pianta benedetta, che diede quattro sorelle al Carmelo di Lisieux, un’altra ancora alla Visitazione di Caen. 

Le cinque sorelle rimasero senza la madre, vittima di un cancro, quando Teresa aveva solo quattro anni; ma le sue due sorelle più anziane avevano un’età per prendersi cura in modo eccellente della famiglia e continuare la formazione dei caratteri cristiani dei più giovani, che la loro madre aveva avviato. 

Il loro santo padre presto vide il suo piccolo gregge separato, quando uno dopo l’altro se ne andarono per entrare nella vita religiosa.

Dall’infanzia Teresa aveva manifestato una tenera pietà che il suo temperamento naturalmente vivace non poteva alterare. La morte di sua madre la colpì profondamente, tuttavia, e a nove anni fu visitata con un severo processo sotto forma di malattia che i medici non erano in grado di diagnosticare e che sembrava incurabile. 

Fu immediatamente restituita alla sua ordinaria buona salute dalla Vergine Maria, in risposta alle preghiere delle sue sorelle desolate; Teresa vide la sua statua animarsi, sorriderle con una tenerezza ineffabile mentre giaceva sul suo letto di sofferenza.

Prima dell’età di quindici anni Teresa desiderava già entrare nel Carmelo di Lisieux, dove le sue due sorelle maggiori erano già suore; un viaggio a Roma e una petizione alle ginocchia del Santo Padre Leone XIII le hanno dato la risposta inalterabile che i suoi Superiori avrebbero regolato la questione. 

Molte preghiere ottennero finalmente una risposta affermativa alla sua ardente richiesta e, quattro mesi dopo il suo quindicesimo compleanno, entrò a Carmel con una gioia ineffabile. Poteva dire allora, non ho più alcun desiderio che amare Gesù fino alla follia.

Ha adottato i fiori come simbolo del suo amore per la sua Divina Sposa e ha offerto tutti i suoi piccoli sacrifici quotidiani e opere come petali di rosa ai piedi di Gesù. La Divina Provvidenza ha dato al mondo l’autobiografia di questo vero Santo, il cui piccolo modo di infanzia spirituale è stato descritto nelle sue stesse parole nella sua Storia di un’anima . 

Non poteva offrire a Dio le macerazioni dei grandi soldati di Dio, solo i suoi desideri di amarLo come lo avevano amato, e di servirLo in ogni modo possibile, non solo come una monaca di clausura, ma come un missionario, un prete, un eroe della fede, un martire. 

Lei ha scelto tutto in spirito, per il suo amato Signore. Successivamente sarebbe stata nominata patrona delle missioni. 

La sua spiritualità non implica solo dolcezza e luce, tuttavia; questo amorevole figlio di Dio passò attraverso un tunnel di tenebre spirituali desolate, e tuttavia non cessò mai di sorridergli, volendo servirLo, se fosse possibile, senza che nemmeno Lui lo sapesse.

Quando nove anni erano passati nel Carmelo, il fiorellino era pronto per essere strappato per il paradiso; e in una lenta agonia del consumo, Teresa fece la sua offerta finale a Dio. 

Ha sofferto così duramente che ha detto che non l’avrebbe mai creduto possibile, e poteva solo spiegarlo con il suo desiderio di salvare le anime per Dio. Morì nel 1897, fu beatificata nel 1923 e canonizzata nel 1925.

Ed ora, come predisse, lei sta spendendo il suo paradiso nel fare del bene sulla terra. Innumerevoli miracoli sono stati attribuiti alla sua intercessione.