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San Vincenzo de’ Paoli Santo del giorno per il 27 settembre

San Vincenzo de’ Paoli

Santo del giorno per il 27 settembre

(1580 – 27 settembre 1660)

La storia di San Vincenzo de’ Paoli

La confessione sul letto di morte di un servo morente aprì gli occhi di Vincenzo de Paoli ai bisogni spirituali piangenti dei contadini della Francia. Questo sembra essere stato un momento cruciale nella vita dell’uomo di una piccola fattoria in Guascogna, in Francia, che era diventato un prete con poche ambizioni più che una vita comoda.

La contessa di Gondi – il cui servitore aveva aiutato – persuase il marito a dotare e sostenere un gruppo di capaci e zelanti missionari che lavorerebbero tra gli inquilini poveri e la gente di campagna in generale. 

All’inizio Vincenzo era troppo umile per accettare la leadership, ma dopo aver lavorato per qualche tempo a Parigi tra gli schiavi in ​​galera, tornò ad essere il capo di quella che è ora conosciuta come la Congregazione della Missione, o i Vincenziani. 

Questi sacerdoti, con i voti di povertà, castità, obbedienza e stabilità, dovevano dedicarsi interamente alla gente nelle città e nei villaggi più piccoli.

Più tardi, Vincenzo stabilì confraternite di carità per il sollievo spirituale e fisico dei poveri e dei malati di ogni parrocchia. Da questi, con l’aiuto di Santa Luisa di Marillac, vennero le Figlie della Carità, “il cui convento è la camera dei malati, la cui cappella è la chiesa parrocchiale, il cui chiostro è le strade della città.”

Organizzò le donne ricche di Parigi a raccolse fondi per i suoi progetti missionari, fondò diversi ospedali, raccolse fondi per le vittime della guerra e riscattò oltre 1.200 schiavi della galera dal Nord Africa. 

Era zelante nel condurre ritiri per il clero in un periodo in cui c’era grande lassismo, abuso e ignoranza tra di loro. Fu un pioniere nella formazione del clero e fu determinante nello stabilire seminari.

Soprattutto, Vincenzo era per temperamento una persona molto irascibile, anche i suoi amici lo ammettevano. Disse che, fatta eccezione per la grazia di Dio, sarebbe stato “duro e ripugnante, aspro e croce”. Ma divenne un uomo tenero e affettuoso, molto sensibile ai bisogni degli altri.

Papa Leone XIII lo ha reso il patrono di tutte le società caritatevoli. Tra questi spicca, naturalmente, la Società di San Vincenzo de’ Paoli, fondata nel 1833 dal suo ammiratore Beato Frédéric Ozanam.


Riflessione

La Chiesa è per tutti i figli di Dio, ricchi e poveri, contadini e studiosi, i sofisticati e i semplici. Ma ovviamente la più grande preoccupazione della Chiesa deve essere per coloro che hanno più bisogno di aiuto, quelli resi indifesi dalla malattia, dalla povertà, dall’ignoranza o dalla crudeltà. 

Vincenzo de Paoli è un mecenate particolarmente adatto per tutti i cristiani di oggi, quando la fame è diventata la fame, e l’alta vita dei ricchi sta in un contrasto sempre più evidente con il degrado fisico e morale in cui molti dei figli di Dio sono costretti a vivere.


San Vincenzo de’ Paoli è il Santo Patrono di:

Società di beneficenza

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