Martirio di Giovanni Battista

Santo del giorno per il 29-30 agosto

La storia del martirio di Giovanni Battista

Il giuramento da ubriaco di un re con un senso dell’onore poco profondo, una danza seducente e il cuore odioso di una regina uniti per provocare il martirio di Giovanni il Battista. Il più grande dei profeti ha subito il destino di tanti profeti dell’Antico Testamento prima di lui: rifiuto e martirio. La “voce che piange nel deserto” non ha esitato ad accusare i colpevoli, non ha esitato a dire la verità. Ma perché? Cosa possiede un uomo che rinuncerebbe alla sua stessa vita?

Questo grande riformatore religioso fu inviato da Dio per preparare il popolo al Messia. La sua vocazione era di donazione disinteressata. L’unico potere che sosteneva era lo Spirito di Yahweh. “Ti battezzo con l’acqua, per il pentimento, ma colui che viene dopo di me è più forte di me. Io non sono degno di portare i suoi sandali. Egli ti battezzerà con lo Spirito Santo e fuoco “(Matteo 3:11).

Le Scritture ci dicono che molte persone hanno seguito John guardandolo dalla speranza, forse in previsione di un grande potere messianico. John non si è mai concesso il falso onore di ricevere queste persone per la propria gloria. Sapeva che la sua chiamata era di preparazione. Quando venne il momento, condusse i suoi discepoli a Gesù: “Il giorno dopo Giovanni fu di nuovo lì con due dei suoi discepoli, e mentre guardava Gesù che camminava, disse: ‘Ecco l’agnello di Dio’. I due discepoli sentirono ciò che disse e seguirono Gesù “(Giovanni 1: 35-37).

È Giovanni il Battista che ha indicato la via a Cristo. La vita e la morte di Giovanni erano un dono di sé per Dio e per gli altri. Il suo stile di vita semplice era di completo distacco dai possedimenti terreni. Il suo cuore era centrato su Dio e la chiamata che sentiva dallo Spirito di Dio che parlava al suo cuore. Fiducioso della grazia di Dio, ha avuto il coraggio di pronunciare parole di condanna, pentimento e salvezza.

Riflessione

Ognuno di noi ha una chiamata a cui dobbiamo ascoltare. Nessuno ripeterà mai la missione di Giovanni, eppure tutti noi siamo chiamati a quella stessa missione. È il ruolo del cristiano testimoniare a Gesù. Qualunque sia la nostra posizione in questo mondo, siamo chiamati ad essere discepoli di Cristo. Con le nostre parole e azioni, gli altri dovrebbero rendersi conto che viviamo nella gioia di sapere che Gesù è il Signore. Non dobbiamo dipendere dalle nostre risorse limitate, ma possiamo trarre forza dalla vastità della grazia salvifica di Cristo.

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