Santo Stefano d’Ungheria Santo del giorno per il 16 agosto
Santo Stefano d’Ungheria
Santo del giorno per il 16 agosto
( 975 – 15 agosto 1038 )
La storia di Santo Stefano d’Ungheria
La Chiesa è universale, ma la sua espressione è sempre influenzata, nel bene o nel male, dalla cultura locale. Non ci sono cristiani “generici”; ci sono cristiani messicani, cristiani polacchi, cristiani filippini. Questo fatto è evidente nella vita di Stefano, eroe nazionale e mecenate spirituale dell’Ungheria.
Nato pagano, fu battezzato intorno all’età di 10 anni, insieme a suo padre, capo dei Magiari, un gruppo che emigrò nell’area del Danubio nel IX secolo. A 20 anni sposò Gisela, sorella del futuro imperatore, Saint Henry. Quando successe a suo padre, Stefano adottò una politica di cristianizzazione del paese per ragioni sia politiche che religiose. Ha soppresso una serie di rivolte da nobili pagani e ha saldato i magiari in un forte gruppo nazionale. Chiese al papa di provvedere all’organizzazione della Chiesa in Ungheria e chiese anche che il papa conferisse a lui il titolo di re. Fu incoronato il giorno di Natale nel 1001.
Stefano stabilì un sistema di decime per sostenere chiese e pastori e per alleviare i poveri. Su ogni 10 città si doveva costruire una chiesa e sostenere un sacerdote. Abolì le usanze pagane con una certa quantità di violenza e ordinò a tutti di sposarsi, eccetto il clero e i religiosi. Era facilmente accessibile a tutti, specialmente ai poveri.
Nel 1031, suo figlio Emeric morì, e il resto dei giorni di Stefano fu amareggiato dalle polemiche sul suo successore. I suoi nipoti hanno tentato di ucciderlo. Morì nel 1038 e fu canonizzato, insieme a suo figlio, nel 1083.
Riflessione
Il dono di Dio della santità è un amore simile a Cristo di Dio e dell’umanità. L’amore deve talvolta recare un severo volto per il bene supremo. Cristo attaccò gli ipocriti tra i farisei, ma morì perdonandoli. Paolo scomunicò l’uomo incestuoso di Corinto “che il suo spirito possa essere salvato”. Alcuni cristiani combatterono le crociate con nobile zelo, nonostante i motivi indegni degli altri.
Oggi, dopo guerre insensate e con una comprensione più profonda della natura complessa delle motivazioni umane, ci rifuggiamo da ogni uso della violenza, fisica o “silenziosa”. Questo sano sviluppo continua mentre le persone discutono se sia possibile per un cristiano essere un assoluto pacifista o se il male deve a volte essere respinto con la forza.
Santo Stefano d’Ungheria è il Santo Patrono di:
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Torino e Venezia ambata 56
Per ambo e terno anche a Tutte 56.2.61