La storia di San Adalberto di Praga
L’opposizione alla Buona Novella di Gesù non ha scoraggiato Adalberto, che ora è ricordato con grande onore nella Repubblica Ceca, Polonia, Ungheria e Germania.
Nato in una famiglia nobile in Boemia, ha ricevuto parte della sua educazione da San Adalberto di Magdeburgo. All’età di 27 anni fu scelto come vescovo di Praga. Coloro che resistettero al suo programma di riforma clericale lo costrinsero all’esilio otto anni dopo.
Col tempo, il popolo di Praga chiese il suo ritorno come vescovo. In breve tempo, tuttavia, fu di nuovo esiliato dopo aver scomunicato coloro che violavano il diritto al santuario trascinando una donna accusata di adulterio da una chiesa e uccidendola.
Dopo un breve ministero in Ungheria, è andato a predicare la Buona Novella alle persone che vivono vicino al Mar Baltico. Lui e due compagni furono martirizzati da sacerdoti pagani in quella regione. Il corpo di Adalberto fu immediatamente riscattato e sepolto nella cattedrale di Gniezno, in Polonia. A metà dell’XI secolo le sue reliquie furono spostate nella Cattedrale di San Vito a Praga. La sua festa liturgica è il 23 aprile.
Riflessione
Predicare la Buona Novella può essere pericoloso se il pubblico è già battezzato o meno. Adalberto predicò senza timore il vangelo di Gesù e ricevette la corona di martiri per i suoi sforzi. Lo zelo simile ha creato martiri moderni in molti luoghi, specialmente nell’America centrale e meridionale. Alcuni di questi martiri sono cresciuti in aree un tempo evangelizzate da Adalberto.
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