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Come togliere il “malocchio” e vincere al LOTTO

Rito dell’incenso

In una bacinella di rame si pone un grosso pizzico d’incenso puro e gli si dà fuoco con fiammiferi di legno.

Durante l’operazione si pone attenzione al colore del fumo della combustione.

Se sono presenti delle negatività il fumo è di colore scuro; più è nero, più le negatività sono forti. Se invece il fumo è bianco vuol dire che tutto è a posto.

Questo sistema, oltre ad essere utilizzato per diagnosticare una fattura (e in questo caso deve essere presente la presunta vittima), viene usato anche per sapere se un ambiente è impregnato di negatività. Bruciando l’incenso si crea anche un purificazione dell’ambiente.

Bari e Napoli ambata 9, per ambo e terno 9.18.25

Rito del sale

In un contenitore di rame o terracotta si metto 27 grani di sale grosso; sul sale si versano 7 cucchiai di alcool e si incendia il tutto con un fiammifero di legno. Se, bruciando, il sale scoppietta vuol dire che esistono delle negatività. Più gli scoppi sono forti, più la negatività è presente.

Torino e Nazionale ambo secco 1.36

Rito dell’olio

Nella prima tecnica si riempie una bacinella con acqua e, in un piattino si pone dell’olio di oliva (3 cucchiai).

Si accende una candela bianca, utilizzando dei fiammiferi di legno, si spengono le altre luci, si intinge il dito sinistro nell’olio e si fanno cadere tre gocce nella bacinella.

Se le gocce d’olio restano intere e non si spandono, non esiste malocchio. Al contrario, se le gocce d’olio si espandono, formando dei cerchi concentrici, esiste il malocchio.

Inoltre, più i cerchi si espandono, più la negatività è maggiore.

Una seconda tecnica consiste nel far passare sulla testa del soggetto in esame per tre volte il piattino con l’olio e poi procedere come prima.

Tutte ambo e terno 3.6.9

Rito dell’ulivo

Versare tre gocce d’olio d’oliva in un piatto colmo d’acqua, aggiungere una foglia d’ulivo benedetto. Se l’olio si allarga c’é il malocchio.

Cagliari e Roma ambata 44, per ambo 44.14.25.36 

Rito del piombo

In presenza del presunto affatturato, si versa in un catino d’acqua del piombo fuso. I vapori che si formano hanno il potere di allontanare tutte le negatività. Inoltre si devono controllare le svariate forme che ha assunto il piombo solidificandosi e da queste figure si potrà conoscere l’entità dell’influsso malefico.

In questo rituale il piombo assume il significato della materia, rappresentando il corpo fisico della persona; i vapori che esalano portano verso l’altro tutte le energie negative, che in questo modo si dissolvono.

Firenze e Genova ambata 71, per ambo 71.72.78

La fissazione oculare

In questa tecnica l’operatore fissa gli occhi del presunto affatturato e se non scorge la propria immagine vuol dire che è presente un malefizio.

Inoltre si pone una particolare attenzione ai lineamenti del viso che in caso di fattura o malocchio sono induriti e presentano dei sintomi di sofferenza.

Palermo e Roma ambata 12, per ambo 12.21.33

Rito dei capelli

L’operatore preleva 3 o 7 capelli della presunta vittima e li brucia dandogli fuoco con un fiammifero di legno, poi mette la cenere sul palmo della mano sinistra e sovrapponendo il palmo dell’altra mano, li strofina. In alcuni casi si recitano anche particolari preghiere. Dalla figura disegnata dalla cenere, si può sapere se il soggetto è affatturato.

Milano ambata 4, per ambo e terno 4.12..36.90 

 

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