Un lettore attento ci scrive
Sig. Pinna buonasera, la settimana scorsa guardando due suoi articoli su Lottogazzetta di Settembre e Ottobre del 1997 riguardante i ritardi teorici avrei voluto fare due considerazioni con Lei, ma il tempo disponibile è sempre tiranno e perciò ho sempre dovuto rimandare.
Stasera, però, il quesito è non rinviabile. Un vecchio proverbio dice “tutto è bene quel che finisce bene“, e questo proverbio attribuito al 34 di Roma credo che calzi a pennello. Leggo tutti i Suoi articoli però quelli che hanno riguardato il 34 di Roma confesso che mi hanno lasciato dei dubbi.
Lei asseriva della bontà dei ritardi consecutivi del 34 e del record del 86 di Venezia, ma dando un’occhiata alle estrazioni del 86 non ho trovato (a parer mio ) nessuna traccia . In compenso ho rintracciato un paio di numeri che rispetto al 34 hanno raggiunto ritardi consecutivi un po’ più sostanziosi. Vediamo: 34 a Roma, 3 agosto 2013, ritardi 140+6+87, totale 233, numero 69 sempre a Roma ritardi di 8+178+70, totale 256, novembre 1948, un bel numero di estrazioni in più del 34. Numero 65, sempre a Roma, novembre 1951, ritardi di 52+125+98, totale 275.
Che ne dice? Per me è andata veramente bene ai vari inseguitori irresponsabili.
Va non troppo bene a quelli come me che seguono la sestina dinamica di Bari. Se non erro ha superato il massimo storico, perciò la richiesta di conforto parte spontanea: dove potrà arrivare?
Ultimamente a Bari c’erano dei numeri con dei buoni rapporti, però non hanno prodotto l’ambo. E ora? So che Lei è solo un eccellente studioso e non un mediocre indovino, perciò mi permetto di rivolgerLe queste domande, ma solo e rigorosamente in tono scherzoso.
La saluto cordialmente Roberto Barattini
Buongiorno a Lei Sig. Barattini,
In effetti ora, andando a rileggere quanto avevo scritto sul 34 di Roma, mi sono accorto di un mio disguido nella lettura dei dati di un software (http://www.lottogazzetta.it/news.php?item.7813.11 ).
Andiamo, però, per ordine.
Le mie analisi statistiche, di solito, abbracciano un archivio estrazioni che parte dal 1945/46.
In quel primo intervento, che apre di fatto l’inseguimento del 34, dico:
” In questi ultimi 224 concorsi il numero 34 ha visto la luce dell’urna solo due volte, mentre teoricamente sarebbe dovuto apparire in circa 12 concorsi.
Questo dato fa si che l’attendibilità concernente, il concetto statistico espresso, raggiunga il valore di 0,861, dimostrando così di possedere un’elevata incidenza statistica che ne indica una possibile e prossima sortita.
Un altro motivo che porta fortemente a ipotizzare una sua prossima comparsa, ci è dato dal ritardo consecutivo accumulato nelle sue due ultime apparizioni che, a fronte dei 224 concorsi globali, si trova soltanto a 5 lunghezze dall’eguagliare il record storico di 229 estrazioni spettante al numero 86 di Venezia.”
Da qui la nascita del mio errore!
Considerando, appunto, che negli ultimi 224 concorsi e con riferimento all’articolo, il 34 fosse apparso solo due volte, ho svolto le successive analisi di confronto considerando i ritardi storici di due ritardi consecutivi.
L’analisi da me svolta prende in esame soltanto gli ultimi due ritardi e in questi ultimi due ritardi non è compreso il ritardo attuale.
Chiarito questo punto, grazie a Lei, mi sono accorto che ho evidenziato il numero 86 di Venezia, mentre avrei dovuto scrivere il numero 3 di Venezia che è il numero, in due estrazioni consecutive, che raggiunge il ritardo di 229 concorsi.
Detto questo, e ripetendo l’analisi, riconosco che mi è sfuggito il vero ritardo storico di due ritardi consecutivi che spetta al numero 51 di Genova con 240 concorsi.
Gli irresponsabili, a questo punto, non sono coloro che mi hanno dato fiducia, bensì io che ho commesso l’errore di ritenere le ultime due apparizioni del 34 a Roma come due ritardi consecutivi.
Mi fa piacere che ci siano osservatori attenti come Lei che, a questo punto, invito quando ne hanno il tempo di ricontrollare i dati che qui sul sito sono esposti, magari intervenendo nei commenti e aprendo dibattiti cui possono partecipare tutti.
In merito alla sestina di Bari, in questo momento formata dai numeri 04.86.02.65.84.10, e relativa all’assenza per ambo dei primi sei numeri più ritardati a ruota, la quale segna il nuovo record storico per combinazioni simili toccando le 248 estrazioni d’assenza, non posso sbilanciarmi più di tanto proprio per non fare le veci dell’ ”indovino”.
Il fenomeno al quale stiamo assistendo è di carattere dinamico, cioè a dire che i sei numeri interessati alla sestina da porre in gioco cambiano continuamente, riguardo al fatto che se ne cade uno, ne entra a far parte un altro sin quando non ne cadranno due.
Considerando che le formazioni dinamiche, stando ai resoconti statistici che disponiamo, tendono ad avere ritardi inferiori anche del 50% rispetto a formazioni osservate sul solo ritardo cronologico, possiamo ipotizzare un massimo di 350/360 concorsi, dato questo corrispondente al 50% del ritardo di una sestina eterogenea per ambo misurato in circa 700 estrazioni.
Tenendo conto, però, che i primi cinque numeri di ciascuna ruota, se osservati in modo dinamico, hanno uno storico dal 1946 a oggi di 255 concorsi (Cagliari 68.02.67.35.30 il 23/11/1985), e stando ora i primi cinque numeri di Bari 04.86.02.65.84, eguagliando tale storico, possiamo ipotizzare che essendo due le circostanze che portano a indicare gli stessi numeri, di trovarci in una situazione allettante e da seguire.
Credo, anche se quello che stia per dire offra il fianco ai “franchi tiratori”, che un “eccellente studioso” deve anche dare retta al suo “intuito”, perché altrimenti il solo fatto di affidarsi ai dati conosciuti potrebbe rendere il gioco incolore e privo di tutte quelle emozioni, impressioni, intuizioni che, invece, lo rendono il gioco più amato dagli italiani.
(Quando ha tempo, ed anche io, mi faccia sapere delle Sue considerazioni sul massimo teorico)